Infanzia e Studi
Giulio Andreotti nasce il 14 gennaio del 1919 a Roma, in via dei Prefetti 18, da Filippo Alfonso Andreotti e Rosa Falasca. È l’ultimo di tre figli: i suoi fratelli sono Francesco (nato nel 1915: diventerà il Comandante dei Vigili Urbani di Roma degli anni Settanta) ed Elena (nata nel 1916 e morta nel 1934 per una polmonite). Il padre è un maestro elementare: morirà nel 1921 a seguito dei postumi di una malattia, la “spagnola”, contratta durante la guerra. La madre riuscirà con sacrifici a sostenere decorosamente la famiglia, disponendo unicamente della pensione di vedova e dell’aiuto di una anziana zia - la zia Mariannina, figura spesso ricorrente nei ricordi di Andreotti e determinante per la sua formazione - che ospiterà nella sua casa romana di via dei Prefetti la vedova e i tre bambini. Rosa Falasca, nata nel 1890, è scomparsa nel 1976.
Entrambi i genitori erano originari di Segni, in Ciociaria. A queste origini familiari Giulio Andreotti sarà sempre legato, anche nel ricordo delle vacanze estive di bambino e di ragazzo trascorse presso i parenti segnini.
Frequenta le scuole elementari pubbliche “Armellini”, di piazza della Maddalena, e “Gianturco”, in via della Palombella; il ginnasio e il liceo negli istituti Visconti e Tasso, in via Sicilia, in quanto la famiglia si era trasferita a via Bisagno 25, nel quartiere Trieste.
La sua formazione religiosa, oltre che nell’ambiente domestico, si svolge nella parrocchia di Santa Maria in Aquiro e poi nell’ambito dell’associazionismo cattolico: soprattutto nella Congregazione mariana di S. Andrea al Quirinale e nella FUCI. Ad essa contribuiscono molto, inoltre, fin dalla prima infanzia, i contatti con alcune figure di religiosi al cui ricordo Giulio Andreotti rimarrà sempre legato.
Il 10 novembre del 1941 si laurea in giurisprudenza, nell’Università La Sapienza di Roma, con una tesi in diritto canonico sul tema “Il fine delle pene ecclesiastiche e la personalità del delinquente nel diritto della Chiesa”: un approfondimento sugli influssi delle tendenze penali positiviste nella disciplina ecclesiastica dei delitti e delle pene. Relatore Pio Ceprotti. Voto di laurea: 110/110 (la media dei voti di esame era 27,36).
Si iscrive, parallelamente, ai corsi specializzati della Università Lateranense, che dovrà però abbandonare a causa degli impegni politici sopravvenuti. Molti anni dopo, nel 2004, la “Lateranense” gli conferirà la laurea ad honorem. Sarà, questa, una delle molte lauree honoris causa attribuite negli anni ad Andreotti da università di tutto il mondo.
Finite le scuole, si pone il problema di trovare subito un lavoro per contribuire al bilancio familiare (è il motivo per cui Andreotti rinuncia a iscriversi a Medicina, dove avrebbe l’obbligo di frequentare i corsi). Si dà da fare partecipando, a pagamento, alla claque nei teatri cittadini e si procura un modesto stipendio come applicato all’Ufficio ministeriale per l’Imposta sui celibi. Dopo la laurea, poi, trova lavoro presso lo studio legale dell’avv. Rodolfo De Sanctis, all’ultimo piano del palazzo Cenci Bolognetti di piazza del Gesù, a Roma: proprio il palazzo destinato a diventare la sede della DC.