Intanto nel mondo (1976-1979)
Nuovi progressi, in questi anni, sulla strada della unificazione europea. Dopo una lunga preparazione, nel marzo 1979 entra in vigore il Sistema Monetario Europeo, primo passo verso quella che sarebbe poi stata la moneta unica. Nel giugno successivo, si svolgono per la prima volta elezioni dirette per designare i deputati al Parlamento europeo.
Le novità più rilevanti vengono dagli Stati Uniti dove, sull’onda dello scandalo del Watergate e della sconfitta in Vietnam, nel 1978 Jimmy Carter viene eletto alla Casa Bianca ai danni del presidente in carica Gerald Ford. Carter darà un forte impulso alle iniziative di pace in Medio Oriente, giungendo a promuovere nel settembre 1978 l’incontro a Camp David fra i capi di Stato israeliano, Begin, ed egiziano, Sadat, nel quale verrà concordato un piano per il ritiro israeliano dal Sinai occupato. Piano rigettato tuttavia dai palestinesi che accusano l’Egitto di averli ignorati. Grande impegno anche per le trattative fra USA e URSS per la limitazione degli armamenti. Fondamentale sarà l’accordo Salt II firmato da Carter con il leader sovietico Breznev a Vienna il 18 giugno 1979.
In Cina la morte di Mao Tse Tung, il 9 settemrbe 1976, mette fine definitivamente alla lunga parentesi della Rivoluzione culturale. Con la sconfitta della Banda dei Quattro e l’avvento al potere di Deng Xiaoping si apre una fase nuova: nel 1979, Pechino allaccia ufficialmente i rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. In Cambogia, intanto, viene abbattuto il regime di Pol Pot, che in pochi anni ha provocato la morte di due milioni di persone. Cambiamenti radicali in Iran dove una rivoluzione popolare depone lo scià Reza Pahlevi affidando il potere all’ayatollah Komeini, che nel febbraio ’79 torna a Teheran da un lungo esilio a Parigi. Si tratta della prima grande rivoluzione islamica, nella quale comincia a profilarsi l’ombra del fondamentalismo.
Momento di svolta anche in Gran Bretagna. Nelle elezioni del maggio ’79, i laburisti di James Callaghan vengono sconfitti e sale al governo la conservatrice Margaret Thatcher, destinata a segnare a lungo la politica britannica ed europea.