Intanto in Italia (1979-1983)
Elezioni: 3 giugno 1979. Governi: Cossiga (4 agosto 1979 – 4 aprile 1980); Cossiga II (4 aprile 1980 – 18 ottobre 1980); Forlani (18 ottobre 1980 – 28 giugno 1981); Spadolini (28 giugno 1981 – 23 agosto 1982); Spadolini II (23 agosto 1982 – 1 dicembre 1982); Fanfani V (1 dicembre 1982 – 4 agosto 1983).
Situazione politica sempre molto complessa e instabile. Nelle elezioni del 3 giugno ’79 il PCI subisce una netta flessione (confermata nelle elezioni europee, una settimana dopo) e, imputandola al sostegno dato ai governi Andreotti, torna all’opposizione proponendo un governo di “alternativa democratica”. La DC rilancia la formula del pentapartito, mentre nel PSI si delinea - non senza contrasti - la strategia di Bettino Craxi di rilanciare il ruolo di protagonista del suo partito in contrapposizione con il PCI.
Si susseguono due governi di Francesco Cossiga (il primo composto da DC, PSDI e PLI; il secondo da DC, PSI e PRI). Governi travagliati: Cossiga deve fronteggiare perfino un giudizio in parlamento (nel quale viene assolto) con l’accusa di aver informato l’esponente DC Donat Cattin delle indagini per terrorismo a carico del figlio. Gli subentra Arnaldo Forlani (DC, PSI, PSDI, PRI), travolto dalle polemiche sullo scandalo della loggia massonica P2, e successivamente seguono due governi guidati da Giovanni Spadolini (primo presidente del consiglio non democristiano dal 1945) che tornano alla formula del pentapartito (DC, PSI, PSDI, PRI, PLI). Ma dura poco: nel dicembre 1982 sale al governo Amintore Fanfani per portare il Paese alle elezioni anticipate del giugno 1983. Alla Camera, intanto, per la prima volta, una donna siede alla Presidenza: la comunista Nilde Iotti.
Intanto l’economia ristagna e l’inflazione supera il 20 per cento. Nel settembre 1980, l’annuncio della Fiat di 14 mila licenziamenti causa durissime reazioni degli operai e una clamorosa controreazione dei “colletti bianchi” (la “marcia dei quarantamila”). Né si placa l’offensiva terroristica nonostante il forte impulso assicurato alle indagini della polizia dalla legge sui pentiti. Nei primi mesi del 1980, le Brigate Rosse uccidono il vicepresidente del CSM Vittorio Bachelet e il giornalista Walter Tobagi. Nel dicembre 1981, a Verona, viene rapito dalle BR il generale James Lee Dozier, comandante della NATO per l’Europa meridionale. Dozier verrà liberato in gennaio da un blitz delle forze dell’ordine. Nell’agosto del 1980, era stato l’estremismo di destra a fare strage con la bomba che nella stazione di Bologna aveva ucciso 85 persone e ferito circa 200.
L'attentato in piazza San Pietro contro Giovanni Paolo II, nel maggio 1981, sconvolge l’Italia e il mondo intero. Pur gravemente ferito, il papa sopravvive, per quello che non esita a considerare un miracolo, alle pallottole sparate dal turco Alì Agca. Anni di indagini non chiariranno mai fino in fondo i risvolti della drammatica vicenda.
Intanto, scandali e misteri rendono ulteriormente cupo il panorama nazionale. La scoperta delle liste degli associati alla loggia massonica P2 di Licio Gelli alza il velo su uno scenario di intrighi e torbidi interessi, anche se la magistratura successivamente negherà rilevanza penale all’attività della loggia. Nel 1979 viene ucciso Michele Ambrosoli, responsabile della liquidazione della banca di Michele Sindona e nel 1982 viene trovato impiccato sotto un ponte a Londra Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, protagonista di ambigue attività finanziarie che coinvolgono anche l’Istituto per le opere di religione del Vaticano. Quasi contemporaneamente il mondo politico viene scosso dallo scandalo Eni-Petronim: una vicenda di tangenti pagate per intermediazioni petrolifere.
La mafia torna a colpire drammaticamente: nel gennaio 1980 viene assassinato a Palermo il presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella. Nel febbraio del 1982 è la volta del deputato Pio La Torre. E nel settembre successivo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto della città ed eroe della lotta al terrorismo, viene ucciso insieme alla moglie.
Nel dicembre del 1980, il terremoto in Irpinia: quasi tremila morti, gravissimi danni e aspre polemiche sulla scarsa efficacia dei soccorsi acuite da un critico intervento del presidente Pertini. Nel giugno ’81, a Vermicino, alla periferia di Roma, la straziante agonia di Alfredo Rampi, un bambino precipitato in fondo a un pozzo dal quale non si riesce a riportarlo vivo all’esterno. Ed è del maggio 1983 il clamoroso arresto del presentatore Enzo Tortora, accusato di camorra per quello che si rivelerà un incredibile errore giudiziario. Ma buone notizie vengono dal mondo dello sport. Il 1982 è l’anno dei Mondiali di calcio di Spagna, dove trionfa la nazionale Italiana di Enzo Bearzot.