Intanto in Italia (1968-1972)
Elezioni : 19 maggio 1968. Governi: Leone II (24 giugno 1968 - 12 dicembre 1969), Rumor (12 dicembre 1968 - 8 agosto 1969), Rumor II (9 agosto 1969 - 27 marzo 1970), Rumor III (27 marzo 1970 - 6 agosto 1970), Colombo (6 agosto 1970 - 17 febbraio 1972), Andreotti (17 febbraio 1972 - 26 giugno 1972). 24 dicembre 1971: Giovanni Leone Presidente della Repubblica.
Acuiti da una crisi economica che si fa sempre più allarmante e da situazioni di disagio sociale irrisolte, dilagano i fermenti di cambiamento, le proteste, le rivendicazioni sindacali. La contestazione giovanile che divampa nelle università e nelle scuole all’insegna della richiesta di riforme e di un diritto allo studio generalizzato, si intreccia con la protesta operaia “dell’autunno caldo” del 1969, in un inasprirsi di toni che sfocia spesso nella violenza e nel sangue (a Battipaglia ci furono incidenti con due morti nell’aprile 1969; nel novembre ’69 l’uccisione della guardia Annaruma durante una manifestazione a Milano).
In questo contesto prendono vita le prime formazioni extraparlamentari e si insinuano i germi del terrorismo (del dicembre ’69 la strage di piazza Fontana a Milano, con la tragica appendice dell’assassinio del commissario Calabresi nel maggio ’72; del marzo 1972 la morte di Gian Giacomo Feltrinelli mentre preparava un attentato a Segrate).
Intanto a Reggio Calabria (luglio 1970) infuria per mesi la protesta popolare, espressione di profonda insoddisfazione sociale - nella quale si inserisce la strumentalizzazione politica - che la mancata designazione della città a capoluogo della Regione fa esplodere.
Tensioni e polemiche a proposito dell’introduzione del divorzio (la legge Fortuna Baslini è approvata l’1 dicembre 1970).
La politica stenta a fronteggiare questo scenario. I risultati delle elezioni del maggio ’68 segnano un complessivo spostamento a sinistra dell’elettorato, con l’avanzata del PCI e l’affermazione del PSIUP, mentre la sconfitta del Partito socialista unificato riapre le spaccature fra la componente socialista (dove si parla di “equilibri più avanzati” verso il PCI) e quella socialdemocratica: tornano a formarsi due partiti distinti. In questo periodo, tuttavia, vengono realizzate importanti riforme: dallo Statuto dei lavoratori all’avvio delle Regioni, all’introduzione del Servizio sanitario nazionale.
Del quadro di instabilità risentono gli equilibri di governo. Mariano Rumor presiede tre esecutivi in uno scenario di rapporti difficili all’interno della maggioranza di cui appaiono significativa testimonianza, fra l’altro, i contrasti che coincidono con la elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Nel 1971, presidente del Consiglio diventa Emilio Colombo al quale l’anno successivo succederà Giulio Andreotti che formerà un governo di minoranza per arrivare alle elezioni anticipate.