Intanto nel mondo (1953-1958)
Il 1953, anno di inizio della seconda legislatura repubblicana, segna una fase di grande cambiamento negli scenari internazionali. Mentre si concludono i negoziati fra Stati Uniti e Cina che mettono fine alla guerra di Corea, escono di scena i due grandi protagonisti della guerra fredda: il presidente americano Truman (sostituito da Ike Eisenhower) e soprattutto Giuseppe Stalin, il leader dell’Unione Sovietica, mito vivente per milioni di comunisti di tutto il mondo, morto il 5 marzo.
A Stalin subentra Nikita Kruscev, il cui avvento alla guida del Cremlino determina scenari di potere radicalmente nuovi in URSS, ed è segnato clamorosamente dall’esplosiva rivelazione dei crimini del regime stalinista avvenuta da parte di Kruscev nel rapporto letto al XX Congresso del Partito comunista sovietico nel febbraio ‘56. Enormi furono i contraccolpi nel mondo e particolarmente nei paesi dell’Europa orientale sottoposti al dominio di Mosca. Nel giro di pochi mesi scoppiarono violente proteste contro i sovietici in Polonia e soprattutto in Ungheria dove l’Armata Rossa intervenne sanguinosamente per reprimere quella che era diventata una vera e propria rivolta popolare.
Nello stesso periodo la grave crisi di Suez. Nell’ottobre 1956 Gran Bretagna e Francia attaccarono militarmente l’Egitto come reazione alla nazionalizzazione del Canale da parte del presidente Nasser nel luglio 1956. Mosca minacciò di intervenire in appoggio del Cairo e fu necessaria l’iniziativa degli Stati Uniti per scongiurare il peggio. La crisi costituì l’estrema manifestazione delle logiche di un colonialismo ormai moribondo, dimostrando invece l’esistenza di nuovi rapporti di forza internazionali con USA e URSS in grado di spartirsi il controllo del mondo. D’altronde da anni l’impero britannico andava disgregandosi mentre la Francia, abbandonata l’Indocina dopo la umiliante sconfitta di Dien Bien Phu (7 maggio 1954), era drammaticamente alle prese con la rivolta dell’Algeria (scoppiata nel novembre ’54).
Vengono firmati in Campidoglio i Trattati di Roma. Importanti perchè danno vita alla Comunità economica europea e alla Comunità europea per l’energia atomica. Con la sottoscrizione si è giunti alla conclusione di un processo avviato nell’immediato dopoguerra che aveva già portato alla costituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio, aprono una stagione di crescita della costruzione europea che fra molte difficoltà culminerà nel 1992 con l’avvio, a Maastricht, della Unione europea e del processo per il varo della moneta unica europea.