Intanto in Italia (1958-1963)
Terza legislatura (12 giugno 1958 – 15 maggio 1963). Elezioni: 25 maggio 1958. Governi: Fanfani II (1 luglio 1958 - 15 febbraio 1959), Segni II (15 febbraio 1959 - 23 marzo 1960), Tambroni (25 marzo 1960 - 26 luglio 1960), Fanfani III (26 luglio 1960 - 21 febbraio 1962), Fanfani IV (21 febbraio 1962 - 21 giugno 1963). 6 maggio 1962: Antonio Segni Presidente della Repubblic
Il “boom” e la “Dolce Vita”, l’avvio del consumismo, la motorizzazione, l’abbandono delle campagne per il sogno della grande città. Ma anche l’Oscar alla stabilità della lira (1960), la riforma della scuola media con l’obbligo scolastico fino a 14 anni di età, le Olimpiadi di Roma, che presentano al mondo intero l’immagine di un Paese risollevatosi ormai dalle rovine della guerra.
Il mutato clima internazionale e le caute aperture fra est e ovest si riflettono anche nella politica interna italiana sulla quale (come del resto sull’intero scenario mondiale) non manda di ripercuotersi il cambiamento avvenuto al vertice della Chiesa con la elezione di Giovanni XXIII che succede a Pio XII, scomparso nell’ottobre 1958. La DC apre al dialogo con il Partito Socialista, che a sua volta accentua i distinguo dal Partito Comunista. Sotto lo stimolo tenace e paziente di Aldo Moro, si prepara la strada verso il Centrosinistra, presentato come una scelta strategica per il coinvolgimento di importanti settori popolari in un grande progetto di crescita civile e democratica. Capisaldi: l’attuazione dell’ordinamento regionale, la riforma scolastica, la nazionalizzazione dell’energia elettrica, la politica di programmazione economica. Ma non mancano le opposizioni, soprattutto da parte di coloro – Andreotti fra questi – che giudicano l’incontro DC-PSI prematuro, o che non vogliono rinunciare (la sinistra socialista) all’unità di azione con il PCI.
Ottobre ‘58: in Sicilia, un’alleanza fra PCI e Movimento sociale italiano porta alla elezione di Silvio Milazzo alla presidenza dell’Assemblea regionale. Luglio del 1960: le proteste contro il governo di Fernando Tambroni, sostenuto dalla estrema destra, esplodono in sanguinosi scontri di piazza. Gravi problemi in Alto Adige, teatro per anni di attentati terroristici motivati dalla richiesta di indipendenza dall’Italia. Aspre polemiche poi, in Parlamento e fuori, per vicende che fanno rumore come lo “scandalo Giuffrè” o quello dell’aeroporto di Fiumicino o come la drammatica scomparsa del Presidente dell’Eni, Enrico Mattei, morto nell’esplosione del suo aereo in circostanze mai chiarite completamente.