Presidente del consiglio 1972-1973

Andreotti torna a occuparsi da protagonista di politica internazionale quando, nel 1972, viene chiamato a guidare un governo elettorale cui seguirà il cosiddetto “Andreotti-Malagodi”.
Pur in quadro di debolezza politica dell’esecutivo e di serie difficoltà economiche del Paese, Andreotti non rinuncia a inserire l’Italia nel giro delle iniziative diplomatiche che in quella fase tendono all’avvicinamento fra Est e Ovest dopo gli anni della guerra fredda. Nell’ottobre del 1972 va a Mosca in visita ufficiale per approfondire il tema della organizzazione di una iniziativa multilaterale sulla sicurezza in Europa. Quella che sarà la conferenza di Helsinki del 1975.
Pochi mesi dopo, l’incontro alla Casa Bianca con il presidente Nixon, anche per confermare i buoni rapporti con le autorità americane in un momento difficile per le relazioni fra Italia e Stati Uniti. Da un lato cresce nella opinione pubblica italiana un anti-americanismo legato alla guerra del Vietnam, dall’altro lato Washington non nasconde timori (a volte accompagnati da tentativi di interferenza) per la crescente influenza del PCI nelle vicende politiche italiane.
Per quanto riguarda l’Europa, fu il primo governo Andreotti a decidere l’adesione dell’Italia al “serpente monetario”, anche se fu lo stesso Andreotti a dover decretare l’uscita per la debolezza della lira e per le difficoltà nei rapporti fra Italia e Comunità europea.