III Legislatura 1958-1963
Elezioni 25 maggio 1958: candidato n. 1 nella lista della DC nella circoscrizione XIX Roma Viterbo Latina Frosinone; 227.007 preferenze. Ministro del Tesoro del II Governo Fanfani (luglio 1958-febbraio 1959), Ministro della Difesa del II Governo Segni (febbraio 1959-marzo 1960), Ministro della Difesa del Governo Tambroni (marzo 1960-luglio 1960), Ministro della Difesa del III Governo Fanfani (luglio 1960-febbraio 1962), Ministro della Difesa del IV Governo Fanfani (febbraio 1962-giugno 1963).
Eletto deputato per la terza volta nel 1958, Andreotti viene chiamato a far parte del nuovo governo di Amintore Fanfani (il secondo) come ministro del Tesoro. Poi, con il secondo governo Segni (febbraio 1959) assume il portafoglio della Difesa che manterrà per sette anni consecutivi attraverso altrettanti governi. Un lungo periodo, durante il quale Andreotti conferma la propria linea di convinta adesione allo schieramento occidentale (pur con dignità e nel rispetto degli interessi nazionali) e stringe intensi rapporti con numerosi esponenti della politica americani, con particolare riguardo per quelli di ascendenza italiana, tanto da diventare un punto di riferimento costante per Washington. Non è un caso che egli rimanga ministro della Difesa, dopo la riconferma nel tormentato Governo Tambroni, anche quando, con il IV Governo Fanfani (febbraio ’62), prende il via, sia pure ancora non in modo organico, l’esperienza del Centrosinistra, da lui contrastata. La presenza di Andreotti alla Difesa veniva considerata infatti necessaria per tranquillizzare gli alleati della NATO che l’entrata nelle stanze del governo da parte dei socialisti, fino a quel momento alleati del PCI, non avrebbe modificato la linea dell’Italia nell’Alleanza.
Da ministro della Difesa, Andreotti curò un impegnativo piano di ammodernamento delle Forze armate. Per quanto riguarda la Marina militare, in particolare, venne prevista fra l’altro la realizzazione del nuovo incrociatore Caio Duilio e di due sottomarini nucleari (poi bloccati dalla mancata cessione di tecnologie da parte degli Stati Uniti). Fu potenziato il poligono della Maddalena e creato il comitato tecnico scientifico della Difesa. Fu Andreotti, inoltre a disporre - non senza malumori da parte di qualche vertice militare - per il trasferimento delle competenze sull’Aviazione civile dal Ministero della Difesa a quello dei Trasporti. Ma uno dei primi provvedimenti da ministro della Difesa, Andreotti lo riservò a Roma. Fu un gesto simbolico: il ripristino della tradizione dello sparo del cannone a mezzogiorno dal Gianicolo (21 aprile 1959). Del 1959 è anche l’approvazione della cessione delle aree militari della zona di Castro Pretorio, a Roma, per la costruzione della Biblioteca Nazionale.
Per quanto riguarda la DC, Andreotti e la sua piccola corrente partecipano in modo attivo ai vari momenti di assestamento interno e di dibattito sulle alleanze, che verteva soprattutto sulla ipotesi di apertura al PSI. Una ipotesi che Andreotti rifiuta giudicandola verticistica e priva di condizioni favorevoli nella base elettorale. Egli inoltre non condivideva molti dei punti programmatici, soprattutto in materia di scuola privata e di nazionalizzazione della energia elettrica. Diffidava infine delle reali intenzioni del leader socialista Nenni, ricordandone lo slogan “marciare divisi dai comunisti ma per colpire uniti”.
Al Congresso di Firenze Approfondimenti disponibili per questo argomento:
VII Congresso della DC. Firenze 1959 - Il discorso di Andreotti (1 di 2)
VII Congresso della DC. Firenze 1959 - Il discorso di Andreotti (2 di 2) del 1959 Andreotti accoglie la richiesta di appoggio da parte di Moro schierato contro il centrosinistra in contrapposizione a Fanfani. Una contrapposizione già manifestatasi clamorosamente con la divisione della corrente di Iniziativa democratica e la nascita dei “dorotei” e poi con la nomina di Moro segretario del partito nel Consiglio Nazionale della Domus Pacis. All’opposizione interna, Andreotti si colloca anche al congresso DC di Napoli Approfondimenti disponibili per questo argomento:
VIII Congresso della DC. Napoli 1962 - Il discorso di Andreotti (1 di 2)
VIII Congresso della DC. Napoli 1962 - Il discorso di Andreotti (2 di 2)
VIII Congresso della DC. Napoli 1962 - articolo per Concretezza (1 marzo 1962) del gennaio ‘62 che apre la strada al centrosinistra. È in questa occasione che, motivando politicamente la sua posizione, Andreotti fa anche ricorso al suo umorismo definendo come “Cauti connubii” le aperture di Moro (un ironico riferimento alla enciclica “Casti connubii” di Pio XI sul matrimonio cristiano) e parafrasando uno slogan commerciale allora molto in voga: “Credevo che il centrosinistra fosse quello di Fanfani, perché non avevo ancora conosciuto quello di Moro” (“Credevo che il mio bucato fosse bianco, perché non avevo ancora visto il tuo”). Un modo per prendere atto “alla Andreotti” di una scelta non condivisa ma ormai compiuta.
Di questi anni è lo scandalo legato alle spregiudicate iniziative di Gianbattista Giuffré Approfondimenti disponibili per questo argomento:
Il caso Giuffrè (Concretezza 01-01-1959)
Estratto da Il caso Giuffrè (Concretezza 01-01-1959)
Estratto dell'intervento di Andreotti alla Camera sul caso Giuffrè , un ex impiegato di banca con vaste relazioni soprattutto nel mondo ecclesiastico, autore di una gigantesca truffa ai danni di risparmiatori raggirati con il miraggio di enormi interessi sui depositi. A partire dall’agosto 1958, Andreotti, chiamato in causa quale ex ministro delle Finanze sulla base di un “memoriale” poi rivelatosi falso, venne sottoposto al giudizio di una commissione di inchiesta parlamentare presieduta dal sen. Giuseppe Paratore. Fu completamente scagionato. Si accertò che il memoriale di accusa era stato imbastito dal capo ufficio stampa del successore di Andreotti alle Finanze, il socialdemocratico Luigi Preti. Quest’ultimo venne criticato per la scelta dei collaboratori oltre che per la complessiva gestione dello scandalo. Successivamente Andreotti scoprì che nella vicenda avevano avuto ruolo anche i servizi segreti del Sifar.
Qualche anno dopo, Andreotti è coinvolto nella inchiesta sulle irregolarità nella costruzione dell’aeroporto di Fiumicino Approfondimenti disponibili per questo argomento:
Intervento al Senato (Concretezza 01-02-1961)"
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (1 di 4)
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (2 di 4)
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (3 di 4)
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (4 di 4) . La commissione di inchiesta parlamentare, presieduta dall’on. Aldo Bozzi, esclude sue responsabilità dirette. Il rimprovero che gli viene mosso è di aver “affrettatamente” riferito alla commissione gli accertamenti fatti dai suoi servizi nei confronti di un suo sottoposto, il col. Amici, assumendone la difesa, mentre Amici sarebbe risultato poi responsabile.
Ma è di questo periodo anche lo svolgimento delle Olimpiadi Approfondimenti disponibili per questo argomento:
Nomina a presidente del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi
Estratto dal libro "Le Olimpiadi del 'miracolo' cinquant'anni dopo"
Articolo "Arrivederci a Tokio" (Concretezza 01-10-1960) di Roma delle quali Andreotti era stato designato all’unanimità a presiedere il comitato organizzatore (un chiaro riconoscimento al suo impegno per la rinascita del CONI e dello sport italiano nel dopoguerra). Le Olimpiadi si svolsero in maniera perfetta (particolarmente significativa fu la realizzazione di un unico Villaggio olimpico, senza più divisioni fra Est e Ovest, mentre le due Germanie si presentarono con un’unica squadra) contribuendo in modo significativo al recupero di credibilità dell’Italia nel mondo.
VII Congresso della DC. Firenze 1959 - Il discorso di Andreotti (1 di 2)
VII Congresso della DC. Firenze 1959 - Il discorso di Andreotti (2 di 2)
VIII Congresso della DC. Napoli 1962 - Il discorso di Andreotti (1 di 2)
VIII Congresso della DC. Napoli 1962 - Il discorso di Andreotti (2 di 2)
VIII Congresso della DC. Napoli 1962 - articolo per Concretezza (1 marzo 1962)
Il caso Giuffrè (Concretezza 01-01-1959)
Estratto da Il caso Giuffrè (Concretezza 01-01-1959)
Estratto dell'intervento di Andreotti alla Camera sul caso Giuffrè
Intervento al Senato (Concretezza 01-02-1961)"
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (1 di 4)
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (2 di 4)
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (3 di 4)
Commissione Parlamentare di Inchiesta sull'aeroporto Fiumicino (4 di 4)
Nomina a presidente del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi
Estratto dal libro "Le Olimpiadi del 'miracolo' cinquant'anni dopo"
Articolo "Arrivederci a Tokio" (Concretezza 01-10-1960)